mercoledì 26 giugno 2013

Oscar Wilde- Aforismi




Ormai per conoscere gli aforismi di Oscar Wilde basta andare su facebook, credo che sia uno degli scrittori più citati di sempre nel link. Non che la cosa mi dispiaccia, ben venga se serve a far conoscere un grande della letteratura mondiale. Leggere Aforismi significa entrare a contatto con il pensiero di Wilde; è bello sapere come la pensa sulla società, sul matrimonio, sulla donna, sull'amore e sull'arte anche se magari non si può condividere appieno il suo pensiero. L'edizione che posseggo è quella della Newton, la nuova collana a 0,99 cent che non posso fare a meno di apprezzare e anzi spero che escano presto altri titoli. In questo volume in particolare oltre alla premessa del grande Joyce, ce n'è una di Riccardo Reim che trovo davvero ben scritta e che ben sintetizza il genio dandy e sopra le righe di Wilde. Di lui dice: 

[...] il fiacco venticello della mediocrità non aveva mai sfiorato la sua bella testa imponente [...]

Riuscire a ricordare tutti gli aforismi è impossibile, quello che ho fatto io è trascrivere i miei preferiti sul mio personale taccuino delle citazioni così da poterle rileggere quando ne ho voglia. Non avete un taccuino delle citazioni?? e che lettori siete! Direi che è arrivato il momento di crearne uno non vi pare? 


Ecco alcuni dei miei aforismi preferiti:

Non c'è che una cosa peggiore dell'essere portato per bocca; ed è passare soto silenzio


Ognuno di noi passa la vita ricercandone il segreto. Ebbene, il segreto della vita è l'arte


La società perdona spesso al delinquente, non perdona mai al sognatore


Oggi si conosce il prezzo di tutte le cose e il valore di nessuna


Non vi è altro modi di liberarsi di una tentazione che soccombere ad essa. Se resistete, l'anima vostra si ammalerà di desiderio per quelle cose che le sono state rifiutate


Non parlo mai quando vi è musica, se la musica è buona. A chi ode musica cattiva income il dovere di soffocarla sotto la conversazione




martedì 25 giugno 2013

Imaginaerum


Quest'autunno ho acquistato l'ultimo album dei Nightwish, ovvero una delle mie band preferite di sempre. Anche se non faccio in tempo ad abituarmi ad una cantante che loro subito la cambiano. Si perchè dopo aver sostituito Tarja con Anette, ora hanno dato il benservito anche a quest'ultima. La nuova vocalist dei Nightwish è Floor Jansen, già vocalist degli After Forever. Sarà un cambio definitivo?
Sicuramente Floor come voce non ha nulla da invidiare a Tarja e quindi sarà perfettamente in grado di cantare tutte le canzoni dei primi album dei Nightwish. Avevo qualche dubbio invece sull'esecuzione dei brani dell'era Anette ma dopo aver visto alcuni live i dubbi sono decisamente spariti. 




Devo ammettere però che Anette mi mancherà, ero forse una delle poche fan storiche dei Nightwish che, nonostante tutto, l'apprezzava come vocalist. Forse perchè riuscivo a cantare tutte le canzoni, cosa che per i primi album mi era impossibile!

Tornando ad Imaginaerum, ho acquisto edizione con doppio cd + poster in regalo. Oltre all'album vero e proprio, c'è un altro cd in versione strumentale. Mi piace ascoltarlo quando scrivo al pc oppure quando leggo perchè non ho il problema di 'confondermi' con le parole.




Ammetto che al primo ascolto non mi aveva entusiasmato, fatta eccezione per Taikatalvi che ho adorato sin dall'inizio. In realtà tutti i brani cantati da Marco, hanno un non so che di mistico e questo in particolare sembra una cupa e fiabesca ninna nanna che ti culla fin dal carillon iniziale. 

Dal secondo ascolto in poi ho iniziato ad apprezzare ogni singolo brano, alcuni più di altri. ScaryTale ad esempio che ho trovato molto timburtoniana e a tratti da brivido, forse per i cori dei bambini che sono sempre piuttosto inquietanti. Bella anche I want My Tears back, che mi ricorda un po' un altro brano dei Nightwish che amo ovvero Last Of The Wilds (album Dark Passion Play) che però non era cantata. Dolcissima e fiabesca anche Turn Loose The Mermaid, brano che trovo perfetto per la voce di Anette. Infine non posso non citare The Crow, The Owl and the Dove interpetato a due voci da Anette e Marco.  Bella poi l'idea di chiudere l'album con un brano riassuntivo che ripropone le melodie di ogni pezzo. 

Curiosità: a quanto pare esiste anche un film chiamato Imaginaerum, uscito insieme all'album. Sarei proprio curiosa di vederlo.

venerdì 14 giugno 2013

Gatsby credeva nella luce verde

Che posto misterioso è il cinema. Una grande sala con un imponente schermo che riesce a trasportarti in  mondi onirici e meravigliosi. Certo poi dipende tutto da che film stai guardando e a volte anche dal pubblico che c'è in sala. Perchè se capiti vicino ad un gruppetto di bimbiminkia allora addio poesia e benvenuti odio e istinto omicida. Fossero solo i ragazzini quelli fastidiosi, il problema a volte sono anche gli adulti che vanno al cinema giusto per passare il tempo e guardano un film a caso. Ecco quindi che poi si annoiano e iniziano a parlare ed infastidire la gente che è lì per guardare il film. Io odio profondamente la gente che fa casino al cinema, davvero li prenderei a calci nel sedere! 
Comunque tornando al discorso iniziale, se c'è l'atmosfera giusta e il film giusto ecco che, all'abbassarsi delle luci, si verifica l'effetto 3D (senza bisogno di quelli osceni occhialini e tristissimi effetti speciali): la poltrona entra a poco a poco dentro lo schermo, veniamo travolti dalla storia e ci sentiamo parte di essa. Lasciamo il triste e grigio Kansas per entrare ad Oz. 

L'ultima volta che ho provato questa bellissima sensazione è stato recentemente quando ho visto Il Grande Gatsby.



Avevo letto il libro e l'avevo adorato, come avevo adorato il personaggio di Gatsby quindi ero un po' scettica su una buona trasposizione cinematografica. E invece mi sono dovuta ricredere. Col senno di poi, mi rendo conto che Luhrmann era forse l'unico capace di realizzare un bel film partendo da un classico della letteratura senza banalizzarlo o al contrario ridicolizzarlo. C'è un perfetto equilibrio tra classico e moderno, come già era successo per Romeo+Giulietta. Le perfette scenografie, la colonna sonora, i costumi e ovviamente Gatsby che DiCaprio è riuscito a cogliere in tutta la sua poesia di eroe romantico in un mondo algido e superficiale. 
Se proprio devo fare qualche critica, riguarda la scelta di tagliare alcuni momenti importanti del romanzo, ad esempio si parla davvero poco della vita privata di di Nick e non compare il padre di Gatsby che nel libro si presenta al funerale del figlio. 
Ma se tagliare questi dettagli è servito per lasciar spazio a momenti ben più importanti allora ben venga. Ho ancora alcune scene e battute ben impresse nella memoria, nonostante io abbia visto il film solo una volta. Alla fine è così: se continui a pensare ad una cosa che hai visto vuol dire che lasciato il segno.  Per me Il Grande Gatsby ha lasciato il segno.


Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C’è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia … e una bella mattina…
Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.


Era uno di quei sorrisi rari, che hanno in sé una capacità di perenne incoraggiamento, e che puoi incrociare quattro o cinque volte nella tua vita. Affrontava - o pareva affrontare - per un attimo l’intero mondo esterno, e poi si concentrava su di te con una predisposizione irresistibile in tuo favore. Ti capiva proprio nell’esatta misura in cui volevi essere compreso, credeva in te come a te sarebbe piaciuto credere in te stesso, e ti assicurava di aver ricevuto di te l’impressione che tu stesso, al tuo meglio, speravi di convogliare.



Ps. Luhtmann organizza senza dubbio le feste migliori di tutti!